mercoledì 25 gennaio 2012

Serata Giovani

Questa volta nessun articolo ma l'invito, qualora qualche giovane di Sanfrè entri in questo Blog, a partecipare alla serata organizzata dalla Pro Loco per ascoltarli.

Spero che l'invito sia accolto con entusiasmo perchè c'è bisogno di capire quali sono le necessità , i problemi le cose che i Giovani hanno da dirci così da realizzare INSIEME dei progetti che interessino e coinvolgano.

E poi scambiando idee si impara a conoscerci meglio .

Ci vediamo a presto.

sabato 21 gennaio 2012

Droghe leggere e pesanti


Premesso che l'argomento che è stato posto:
Che differenza c’è tra droghe leggere e droghe pesanti?
Quali sono le reazioni fisiche per le sostanze più usate?
Queste informazioni sono tratte da Medicina Salute .
  
E' ormai divenuta tradizionale la distinzione fra droghe""leggere"" e droghe ""pesanti"", dettata soprattutto dai diversi effetti dannosi che le varie sostanze determinano sull’organismo, oltre che dal grado di alterazione psichica e sensoriale più o meno profonda che provocano. La più rappresentativa fra le droghe cosiddette ""leggere"" è senza dubbio la canapa indiana con i suoi vari derivati.
Questa sostanza viene assunta tramite varie modalità e dà luogo ad uno stato di coscienza lievemente alterato con euforia ed ebrezza, di durata breve (una-due ore). La canapa viene consumata come tale, essiccata e fumata (marijhuana); sotto forma di olio essenziale; sotto forma di derivato solido della resina (hashish).
Fra le droghe ""pesanti"" si riconoscono diverse classi farmacologicamente distinte.· L'eroina (diacetilmorfina) che rappresenta probabilmente la sostanza più comunemente impiegate dai tossicodipendenti. Si tratta di una droga  molto pericolosa perché, oltre a far perdere il contatto con la realtà, induce ad azioni criminogene per potersela procurare in quanto rende completamente dipendente il tossicomane.
Droghe di sintesi chimica. Sono un gruppo molto eterogeneo ed in continuo aumento, in quanto nei laboratori clandestini la ricerca per la produzione di nuovi agenti psicotropi illegali è intensa. Uno dei rappresentanti più noti è costituito dall’ LSD
La cocaina estratta dalle foglie dell’albero della coca, è molto usata soprattutto fra persone abbienti, dato il suo elevatissimo costo. Assunta per via prevalentemente inalatoria, determina uno stato di allerta mentale simile a quello procurato dalle amfetamine, ma ancora più vigile.
Il passaggio dall'uso di droghe leggere a quelle pesanti è purtroppo molto comune ed indotto anche da chi da tale commercio trae enormi vantaggi economici.
Questa seconda parte e cioè come ci si accorge se... è tratto dal sito di una Associazione Narconon che gestisce un programma di riabilitazione ( num. verde 800 178 796)
Quando una persona comincia a  far uso di droga solitamente non dà adito a sospetti alle persone che gli sono vicine. Lui è convinto che sia solo un'esperienza e che smetterà quando vuole. Man mano però che la dipendenza comincia a farsi sentire iniziano gli sbalzi d'umore e/o di comunicazione e comincia ad avere un insolito antagonismo verso le persone che gli sono vicine.
Comincia a volere che si venga a sapere e quindi si chiude in se stesso. Il suo mondo comincia a riempirsi di bugie.
Perde interesse per le cose che ha sempre fatto, cambia alcune amicizie e se frequenta la scuola la sua applicazione verso lo studio diminuisce.
Fisicamente chi fa uso di marijuana comincierà ad avere gli occhi arrossati e lucidi e aumenterà la tendenza ad addormentarsi quando non ha nulla da fare. Anche sbalzi d'umore repentini possono essere segno di uso di cocaina.
Vediamo ora quali sono i problemi penali legati all'uso di droghe:
"Art.75 L.49/2006
Chiunque illecitamente importa, esporta, acquista, riceve a qualsiasi titolo o comunque detiene sostanze stupefacenti o psicotrope per uso personale è sottoposto, per un periodo non inferiore a un mese e non superiore a un anno, a una o più delle seguenti sanzioni amministrative:
a) sospensione della patente di guida o divieto di conseguirla;
b) sospensione della licenza di porto d’armi o divieto di conseguirla;
c) sospensione del passaporto e di ogni altro documento equipollente o divieto di conseguirli;
E’ dunque sempre prevista una sanzione amministrativa per chi detiene sostanze stupefacenti per uso personale, ma le sostanze non sono più suddivise in tabelle ed è aumentata la durata delle sanzioni. Vengono nuovamente introdotti dei limiti quantitativi per distinguere la detenzione per uso personale da quella finalizzata allo spaccio.
Mi fermo qui perchè non è detto che i sintomi sopra elencati non siano conseguenza anche di altri problemi che nulla hanno a che fare con le droghe.
Concludo dando un semplice consiglio: il problema è molto serio e difficile da risolvere (è dagli anni 60 che se ne è cominciato a parlare) ed è indispensabile chiedere l'aiuto di Associazioni o dell'Assistente sociale cercando di avere la collaborazione del soggetto interessato che per primo deve voler intraprendere un cammino che lo porti fuori dal tunnel della droga.

In fondo ad ogni articolo c'è scritto Commento se ci cliccate sopra potete inserire , in modo assolutamente anonimo, un vs. commento con suggerimenti, critiche ecc. cosa molto utile per i prossimi articoli, grazie.


giovedì 19 gennaio 2012

Infertilità Maschile

Questa volta la domanda che viene posta è :

Vorrei sapere qualcosa di più sulla infertilità maschile.

Spermatozoi
La sterilità maschile può dipendere da varie condizioni patologiche e non. Scoprirle, con l'aiuto di un andrologo, è fondamentale per intraprendere un percorso terapeutico valido ed efficace.

Una prima distinzione può essere fatta tra cause ostruttive, nel caso il paziente sia incapace di far uscire gli spermatozoi durante l'eiaculazione, e non ostruttive, nel caso si registri l'effettiva incapacità di produrre un numero sufficiente di spermatozoi od una qualità spermatica idonea alla fecondazione.
Un ridotto numero di spermatozoi nell'eiaculato, inferiore ai 40 milioni per ml, viene indicato con il termine medico oligospermia . Tra le cause di oligospermia ricordiamo l'abuso di alcol e di sostanze stupefacenti, l'assunzione di alcuni farmaci, le infezioni delle vie genitali, alcune malattie sistemiche, diverse disfunzioni ormonali e l'esposizione a condizioni ambientali sfavorevoli (radiazioni, inquinanti industriali, eccessiva esposizione dei testicoli al calore). Una causa comune di oligospermia è rappresentata dal varococele, cioè dallo sviluppo di vene varicose in prossimità dei testicoli.
In alcuni uomini il numero di spermatozoi nell'eiaculato risulta addirittura pari a zero (azoospermia); in questo caso si comprende facilmente come la sterilità sia totale e spesso irreversibile. E' il caso, ad esempio, del criptorchidismo, vale a dire della mancata discesa dei testicoli nella sacca scrotale all'epoca dello sviluppo.
Si riconoscono anche cause di natura traumatica, genetica o infettiva come la Parotite (orecchioni ) contratta in età adulta.

Per tutte queste cose elencate è chiaro che SOLO un medico ed in particolare un Urologo/Andrologo potrà darci delle risposte chiare in base ad una visita e soprattutto ad alcuni semplici esami come l'esame del liquido seminale o Spermiogramma, una ecografia scrotale, un esame ormonale ecc. ecc.
Concludo dicendo che farsi autodiagnosi è inutile e dannoso mentre consultare un medico, se si hanno dei dubbi, è l'unica cosa giusta da fare.

martedì 17 gennaio 2012

Aborto

Un'altro difficile argomento che ci viene chiesto di trattare. Ci proviamo sperando di essere chiari e utili per una riflessione seria su un'argomento così delicato.
Partiamo dalla domanda posta :

cosa consiste l'interrzzione volontaria di gravidanza? cosa si rischia? c'è una legge?

L'aborto è l'interruzione della gravidanza prima che l'embrione sia in grado di condurre vita autonoma extrauterina,

Con aborto volontario o provocato si intende l'interruzione della gravidanza indotta con manovre mediche e viene effettuato principalmente per scopi terapeutici o motivazioni mediche, ma in molti casi anche per semplice interruzione volontaria da parte della donna (vedi legge del 22/5/78).
Nel caso di interruzione volontaria precoce essa si effettua prima della 12a settimana e le tecniche di aspirazione con vuoto rappresentano il metodo più semplice ed efficace per interrompere una gravidanza. Tuttavia il metodo maggiormente utilizzato è quello dell'aspirazione con raschiamento, eseguibile tra la prima e la 12a settimana in ambulatorio o in un reparto ospedaliero. Tale procedura può essere eseguita in anestesia generale o locale (blocco paracervicale), quest'ultima integrabile con l'iniezione endovenosa di un oppiaceo o di un tranquillante. La cervice viene dilatata tramite dilatatori, inserendo poi nell'utero una cannula di plastica con l'estremità esterna collegata a un aspiratore in grado di risucchiare il tessuto fetale e placentare in un recipiente sotto vuoto. L'intervento dura meno di 10 minuti, dopo di che il ginecologo raschia l'interno dell'utero con una curette (strumento simile a un cucchiaio) per assicurarsi che non sia rimasto del tessuto placentare. La guarigione da questo tipo di aborto è rapida, anche se per qualche giorno vanno evitate attività faticose (meglio evitare rapporti sessuali per almeno 3 settimane). Localmente si possono avere lievi emorragie e leggeri crampi per non più di una settimana.
Un discorso a parte meritano i casi di aborto illegale e cioè non rivolgendosi alle strutture ospedaliere o ai centri delle ASL . Per le condizioni in cui spesso sono eseguiti c'è il serio rischio che si verifichino gravi problemi come la perforazione dell'utero, l'avvelenamento, la sterilità o addirittura la morte della donna.

Ma vediamo invece cosa fare in alternativa se non si vuole avere il bambino perchè per vari motivi non si ritiene di poterlo fare. Se per una qualsiasi grave ragione, non si riesce ad intravedere un po’ di luce in fondo al tunnel in cui ci si trova e non si vuole in nessun modo che questo bambino faccia parte del nostro futuro, è bene sapere che esiste un’alternativa allo strappare una vita dal proprio grembo, togliendo a quella creatura la possibilità di venire al mondo.
L’alternativa nasce dalla ricerca di una soluzione che non leda la libertà di nessuno dei tre protagonisti della vicenda: madre, padre e figlio. Se come madre la decisione di non voler condividere la propria vita con questo figlio può essere irrevocabile e se il padre può aver deciso la stessa cosa o magari essersi defilato o ritenuto non degno di vivere con noi per costruirci una famiglia, bisogna tenere presente però che il bambino oramai c’è e non si può negarlo a se stessi e agli altri, solo perché ancora è ben nascosto!

La possibilità quindi che rimane è una sola. Fare un piccolo sforzo, per sè e per quell’essere umano che non vuole morire, e portare a termine la gravidanza, per poi affidare il neonato ad altri rinunciando al suo riconoscimento e affidandolo a coppie che nella loro vita non hanno potuto avere figli e non aspettano altro che poterne crescere uno amandolo come se fosse il proprio. E' una valutazione che non sempre è facile e allora ci si può rivolgere al numero verde 800-813000 che è di un'associazione che può aiutare in questa difficile scelta.
 Spero di essere stato esaustivo e di aiuto.

domenica 15 gennaio 2012

Anoressia

Un nuovo interrogativo , ancora più impegnativo e difficile posto su Vivere Sanfrè :

Anoressia, come accorgersi quando c'è un problema?

Cominciamo col dire alcune cose in modo chiaro .
L’ anoressia è un disturbo del comportamento alimentare: è una sindrome psicosomatica con sintomi sia di natura fisica che di natura psicologica.
I sintomi fisici dell’ anoressia consistono in un progressivo dimagrimento (perdita di peso); amenorrea (interruzione del ciclo mestruale per le donne), iperattività e ipotermia (abbassamento della temperatura corporea).
I sintomi psicologici dell’ anoressia sono vari e comprendono il desiderio di dimagrire, la paura di acquistare peso, la negazione della fame, una distorta immagine del proprio corpo che appare troppo grasso o comunque che non piace.
La ricerca accanita della magrezza è solo un tentativo in realtà di camuffare problemi di personalità nascosti. L’ anoressica soffre di una profonda insoddisfazione riguardo a se stessa e alla propria vita.
Chi soffre di anoressia spesso pensa di essere inadeguato, mediocre, inferiore e disprezzato dagli altri. L’ anoressica avverte che la gente intorno a lei la guarda dall’ alto in basso con disapprovazione, pronta a criticarla appena possibile. Si mostra seria, responsabile, servizievole, studiosa: è la classica "brava ragazza".
I pensieri e i progetti di un’ anoressica sono continuamente influenzati da domande tipo: "Come la prenderanno gli altri ? Cosa si aspettano che io faccia ?".
Chi soffre di anoressia ha bisogno che i suoi sentimenti siano confermati da altre persone per poter sapere che li sta provando.
I segnali di allarme, in particolare nelle adolescenti, riguardano un cambiamento nel comportamento, una chiusura. Non si cercano più gli amici, si tende a rimanere isolati, ed in più si comincia a ridurre la quantità di cibo, si chiede una dieta.
I segnali che queste ragazze cominciano a manifestare, quali appunto quello della chiusura, dell'isolamento nei confronti degli altri, dovrebbero essere tenuti in considerazione per correre da qualcuno, ad esempio dal medico curante che poi invia la paziente presso un centro specializzato.
Questa è la parte scientifica ma così come se facciamo fatica a respirare i primi ad accorgersene siamo noi stessi e ci preoccupiamo di andare dal dottore non aspettando di scoprirci con una polmonite , così se fai questa domanda è perchè Ti sei accorta che qualcosa non va e allora non nasconderti, non aver paura di tirare fuori i tuoi disagi e chiedi a chi ti vuole bene ( e sono le persone a Te più vicine quelle che a volte pensiamo non si accorgano neppure di noi e invece è solo che danno per scontato il loro amore ) e digli chiaramente : Ho bisogno di Te , aiutami perchè da sola temo di non farcela.

Non permettere alla mente di distruggere la bellezza del tuo esistere perchè Tu, come ognuno di noi, SEI UNICA e IRRIPETIBILE !!!

Aspetto di risentirti , qua su questo Blog o come meglio preferisci . La foto che segue vuole indicare una via : per farcela a volte ci serve una mano e più mani fanno cose grandiose !!

sabato 14 gennaio 2012

L'Amicizia

C'è un altro quesito posto su Vivere Sanfrè ed è questo:

Come costruire delle buone amicizie?

Gran bella domanda! Ma un'amicizia si costruisce o nasce spontanea e per merito nostro o dell'altro? E' difficile rispondere e allora ho ripensato alle mie amicizie. A quelle di bambino con dei compagni di scuola o di gioco.
Poi quelle dell'adolescenza e via via fino a quelle di oggi e mi sono accorto che tante amicizie si sono perse per l'evolversi naturale delle cose , perchè si sono prese strade diverse dagli studi alla vita . Altre perchè sono cambiati gli interessi che magari prima ci univano, altre sono rimaste e si sono rinsaldate dopo un periodo di minor frequentazione. E' vero a volte siamo stati delusi da persone che credevamo amici ma mi chiedo: Io non ho mai deluso un amico? Forse sì anche se non volontariamente , però lui magari si aspettava da me qualcosa che non sono stato capace di dargli nel momento in cui gli serviva e un amico non deve chiedercelo dovremmo capirlo da soli.
Come costruire un'amicizia? Forse costruendola insieme mattone dopo mattone, giorno dopo giorno e se qualcuno ci è amico non dobbiamo chiedergli che ci dia sempre ragione perchè chi ci vuole bene deve anche farci capire quando sbagliamo e dovremmo essergli grati quando lo fa.
So di non essere riuscito a rispondere pienamente e allora chiudo con alcune belle riflessioni sull'amicizia prese di qua e di là .

...nella solitudine, nella malattia, nella confusione, la semplice conoscenza dell'amicizia rende possibile resistere, anche se l'amico non ha il potere di aiutarci. È sufficiente che esista. L'amicizia non è diminuita dalla distanza o dal tempo, dalla prigionia o dalla guerra, dalla sofferenza o dal silenzio. È in queste cose che essa mette più profonde radici. È da queste cose che essa fiorisce....
Pam Brown

I veri amici sono quelli che si scambiano reciprocamente
fiducia, sogni e pensieri, virtù, gioie e dolori;
sempre liberi di separarsi,
senza separarsi mai.

A. Bougeard

Un amico è uno che sa tutto di te e nonostante questo gli piaci.
Elbert Hubbard

venerdì 13 gennaio 2012

Come si fa ad essere felici ?

Benvenuti su questo Blog che ho creato per dare uno spazio alle risposte che i Giovani di Sanfrè sollecitano sul sito della Pro Loco.

Rispondere su Vivere Sanfrè non mi è sembrato il posto giusto perchè ho pensato che nel sito fosse difficile trattare argomenti così importanti e complessi in poche parole e quindi la mia intenzione è riprendere gli argomenti dando a loro più ampiezza qua dove si può anche inserire commenti e opinioni su quanto viene pubblicato.
Spero di non cadere nel retorico tentando invece di dare delle risposte o meglio degli spunti di riflessione che non vogliono essere la verità , che non esiste nel senso assoluto, perchè di ogni cosa ci sono diversi modi di interpretarla ed ognuno costituisce la verità personale .
Comincio quindi partendo da questa domanda inserita da un giovane di Sanfrè :
Come si fa essere felice o realizzato all' età di 16 anni?
La prima cosa cosa che mi viene da dire o chiedere è : Come si fa ad essere felice e realizzato nella vita a qualsiasi età compresa la mia ?
E sì perchè ognuno di noi , a qualsiasi età, cerca la felicità e la propria realizzazione. Quello che cambia sono le cose che ci rendono felici che si modificano nel'arco della vita.
Quando avevo 16 anni ( Dio mio quanto tempo fa ! ) mi rendeva felice il sorriso ammiccante della compagna di scuola, il potermi trovare con gli amici parlando delle ns. cose che i miei genitaori consideravano stupide e futili, il poter andare al cinema la domenica pomeriggio fumando di nascosto le prime sigarette e poi masticando caramelle per pulirmi l'alito . Poi con gli anni , acquisendo maggior autonomia e cominciando a lavorare , mi rendeva felice sapere che al Sabato sera sarei andato a ballare e "caricato" qualche bella ragazza.
E poi sono stato felice quando mi sono sposato ed è nato mio figlio e così via , ma quante volte sono stato infelice ! Quante volte non si è realizzato quello che speravo ma una cosa posso dirVi : NON arrendetevi mai ! Continuate a lottare per la vs. felicità ricordandovi che è un giusto desiderio ma non è un fallimento se non lo si raggiunge sempre o in pieno .
Provate a pensare cosa rendeva felice un ragazzo/a di 16 anni all'inizio del 1900. Probabilmente cose che ora a noi non dicono nulla e così nei secoli precedenti .
Tutto questo per ribadire che quello che fa felice una persona non conta per un'altra, quello che vale oggi non valeva ieri e magari non varrà domani.
La ricerca della felicità quindi deve essere uno sprone per impegnarsi e non starsene a mugugnare dicendosi sfigati perchè non arriva. Chiediamoci cosa facciamo per raggiungerla e un'ultima cosa : la ns. felicità non deve MAI essere causa dell'infelicità di qualcuno .
Essere felici della felicità dell'amico/a , non essere invidiosi della sua felicità !

Ciao alla prossima