giovedì 29 novembre 2012

L'Angelo - Giornale Parrocchiale


Quest'anno la messa di mezzanotte , il 31 Dicembre , sarà anticipata alle 23,30 .

Dalla "Lettera dei figli ai Gentori " scritto dai giovani della leva del 1994 :
..... " Ora che siamo grandi e vi guardiamo, capiamo come il tempo vola. Vi vedevamo cosí grandi, cosí forti, cosí invincibili, mentre ora vi troviamo cosí umani....  
Niente abbiamo dimenticato anche se é nascosto, dentro di noi. Ancora oggi, alcune vostre parole possono ferirci nel profondo.... Ancora oggi qualche vostro sguardo ha un potere immenso su di noi... Ma arrivati a questo punto, sappiamo anche che il mestiere di genitore, é il piú difficile al mondo, e nessuno ve lo ha insegnato.

Per questi vi ringraziamo per la vita che ci state donando, perchè voi siete i nostri genitori e noi saremo sempre i vostri "bambini"..
 
Grazie ragazzi per averci ricordato che siamo stati anche noi figli e ricordateVi che un giorno, ve lo auguriamo di cuore, sarete anche Voi dei genitori e allora .. rileggete queste parole potranno aiutarvi .


MOSTRA DEI PRESEPI 2012


11° edizione della mostra dei Presepi “DAL MONDO E DA SANFRÈ” aperta tutti i giorni  dal 22 dicembre al 13 gennaio dalle 14.30alle 18.30.

Sarà nuovamente imponente la presenza di opere e collezioni private a questa manifestazione, alcuni numeri riferiti alla scorsa edizione:  400 gruppi di Presepi dal mondo, 50 presepi ideati da bambini e adulti, speriamo anche quest’anno di avere altrettanti opere o meglio di incrementare i numeri della scorsa edizione; sarà anche esposto il presepe piemontese dell’800: 250 statue rappresentanti tutti i personaggi della natività e tutte le arti, i mestieri del tempo vestiti secondo la “moda” di quel periodo storico, (si consiglia di portarsi gli occhiali da lettura per poter leggere la storia, le usanze e le tradizioni dei personaggi).

Si invitano sentitamente i genitori ed i nonni a invogliare i loro figli e nipoti a costruire un presepe (con qualsiasi materiale) collaborando con loro, e mentre si lavora insieme quale opportunità migliore abbiamo di raccontare loro la storia della nascita di Gesù ed aneddoti dei loro trascorsi natali, trasmettendo così la vera tradizione del Natale ed esporre poi le opere entro il 18 dicembre al Santuario.

Da quest’anno siamo iscritti a: - “presepi in Granda” Itinerari natalizi a Cuneo e Provincia. -  visitate il sito: www.presepiingranda.it  troverete delle curiosità e notizie interessanti.

 


                        Ma lo conosci  " 'O Presepe " ?
Il presepe  ha origine, secondo la tradizione, dal desiderio di San Francesco di far rivivere in uno scenario naturale la nascita di Gesù , con personaggi reali, pastori, contadini, frati e nobili , tutti coinvolti nella rievocazione che ebbe luogo a Greccio la notte di Natale del 1223. Evento  magistralmente dipinto da Giotto nell'affresco della Basilica Superiore di Assisi (come vedete in foto ).
Fino alla metà del 1400 gli artisti hanno modellato statue di legno o terracotta sistemate davanti a un fondale pitturato riproducente un paesaggio che fa da sfondo alla scena della Natività.
Oggi dopo l'affievolirsi della tradizione negli anni '60 e '70, causata anche dall'introduzione dell'albero di Natale, il presepe è tornato a fiorire grazie anche all'impegno di associazioni, Musei  e Mostre, tipica quella dei 100 Presepi nelle Sale del Bramante di Roma.
Veniamo ora all'origine dell'evento rappresentato. Sono gli evangelisti Luca e Matteo i primi a descrivere la Natività .  Nei loro brani c'è  tutta la sacra rappresentazione che a partire dal medioevo prenderà il nome latino di praesepium ovvero recinto chiuso, mangiatoia. Si narra infatti della umile nascita di Gesù, come riporta Luca, "in una mangiatoia perchè non c'era per essi posto nell'albergo" (Ev., 2,7); dell'annunzio dato ai pastori; dei magi venuti da oriente seguendo la stella per adorare il Bambino.  Questo avvenimento così familiare  se da un lato colpisce la fantasia dei paleocristiani rendendo loro meno oscuro il mistero di un Dio che si fa uomo, dall'altro li sollecita a rimarcare gli aspetti trascendenti quali la divinità dell'infante e la verginità di Maria. Così si spiegano le immagini del 3° secolo nel cimitero di S. Agnese e nelle catacombe di Pietro e Marcellino e di Domitilla in Roma che ci mostrano una Natività e l'adorazione dei Magi, ai quali il vangelo apocrifo armeno assegna i nomi di Gaspare, Melchiorre e Baldassarre. I personaggi dei quali si va arricchendo l'originale iconografia sono carichi di significati allegorici:  il bue e l'asino, aggiunti da Origene, interprete delle profezie di Abacuc e Isaia, divengono simboli del popolo ebreo e dei pagani; i Magi il cui numero di tre, fissato da S. Leone Magno, ne permette una duplice interpretazione, quali rappresentanti delle tre età dell'uomo: gioventù, maturità e vecchiaia e delle tre razze in cui si divide l'umanità: la semita, la giapetica e la camita secondo il racconto biblico.
Mantenere la tradizione di realizzare nelle nostre case il Presepe è un modo per unire il presente al passato ricordando , come volle fare san Francesco, l'umile origine di Gesù .
                                                                                                 Beppe Canavero
 
FUNZIONI RELIGIOSE
Alcune informazioni su orari e luoghi dove avverranno funzioni religiose specifiche di :
DICEMBRE 2012
Sabato 8 - Festa dell'Immacolata - ore 10,30 Santa Messa : Santuario Madonna del Popolo
Sabato 22 - ore 18 - Novena ai Battuti Neri anzichè in Parrocchia
                   ore 20,45 - Concerto di Natale dei Bambini in Parrocchia
Lunedì 24 - ore 23,30 - Messa di Mezzanotte in Parrocchia
Martedì 25 - Santo Natale - ore 10,30 e 18 Santa Messa in Parrocchia
GENNAIO 2013
Martedì 1 - Solennità di Maria Madre di Dio e giornata della pace - Messa alle 10,30 e 18 in  Parrocchia
Sabato 5 - ore 18 - Messa ai Battuti Neri
Domenica 6 - Solennità dell'Epifania - Messa alle 10,30 e 18 in Parrocchia
 
   



 

venerdì 5 ottobre 2012

L'Angelo - Giornale Parrocchiale




I CORPI SANTI

I “Corpi Santi “ sono le sante reliquie (cioè quello che resta) dei corpi dei 9 santi martiri patroni della nostra comunità parrocchiale insieme ai Santi Apostoli Pietro e Paolo, che  nella settimana della nostra festa patronale (dalla prima alla seconda domenica di ottobre) vengono esposti nella nostra chiesa in una preziosa urna.

Di loro conosciamo con certezza solo i nomi. Sono : CELESTINO, CHIARO, COSTANZA, CRESCENZA, DONATO, EMILIANO, FELICE, GIUSTO, INNOCENZA. )

 

SPAZIO GIOVANI

LA GITA DEI CHIERICHETTI E DEL GRUPPO CANTO.

Don Michele ha organizzato una Gita Premio per i Chierichetti e per i Bambini del Gruppo Canto che durante l’anno hanno contribuito con la loro presenza e la loro attiva partecipazione alla celebrazione della Liturgia domenicale e prefestiva.
Ecco quello che scrivono i diretti interessati di questa bella giornata.
“Siamo partiti alle 8:30 il giorno lunedì 27 Agosto per andare a Oropa. Il viaggio è stato molto lungo, ma tutto è stato compensato dalla bella giornata che abbiamo trovato là.
Scesi dal pullman, dopo una piccola pausa, don Michele ci ha guidati al Santuario dove è depositata la Madonna Nera.
Qui abbiamo letto la storia di questo bel complesso, abbiamo cantato e pregato insieme e poi siamo andati a pranzare e a giocare un po’.
Dopo pranzo siamo saliti sulla funivia per arrivare al Lago del Mucrone ed abbiamo ammirato uno splendido paesaggio, immersi nella natura.
Ancora qualche minuto per fare merenda, acquistare qualche souvenir, spedire le ultime cartoline e per giocare ancora un po’, ed era già ora di ritornare a casa.
Siamo saliti sul pullman per il rientro stanchi, ma felici.
Speriamo che anche il prossimo anno si possa organizzare una gita come questa, magari con qualche Chierichetto in più”.

Un Grazie speciale a Don Michele.



PERCHE’ CELEBRARE  LA FESTA DEL SANTO PATRONO?
La comunità deve guardare con attenzione alle tradizioni per far emergere
l’identità custodita nella collettività.
Ricorrenza importante e sentita, che andremo a vivere dal 5 al 15 ottobre, nel centro storico di Sanfrè, della Festa dei Corpi santi, Patroni del paese, rappresenta un momento di autentica e partecipata condivisione alle tradizioni, alla cultura, alla storia, al folclore, insomma all’appartenenza religiosa di un popolo, nel suo territorio. Si tratta di tappe di cittadinanza (il Cireneo, le celebrazioni delle due confraternite, i Santi Pietro e Paolo, la festa dei Martini e della Motta, al Santuario della Madonna del popolo, il Presepe vivente) che, inevitabilmente, sintetizzano i sentimenti di radicamento al proprio passato. È in queste parentesi che riappare, forte, l’identità locale. È in queste occasioni, popolari, che emerge con forza la chiave di lettura di una comunità che è fatta certamente di individui ma anche di storie passioni ed ambizioni condivise. Occorre, anche e soprattutto da parte delle istituzioni pubbliche, religiose e Pro Loco, guardare con attenzione del tutto nuova rispetto al passato alle tradizioni ed a quella identità che resta custodita, a volte nascosta, nelle vie, nelle chiese, nella case e nella memoria collettiva. Far riemergere, in tutta la sua originalità, l’identità storica, quella civile e quella religiosa, deve essere considerato da noi custodi della memoria, obiettivo socio-culturale prioritario, perché oggetto indispensabile al rivalutare il nostro territorio……..
Mario Milanesio
 
Curiosando tra Arte e Religione

- Questa volta vorrei dissertare sui Piloni votivi , molto diffusi in tutto il Piemonte.
Da poco è stato rimesso a nuovo quello di via Madonna del Popolo vicino al supermercato. Per poterlo definire un vero e proprio restauro bisognava poter ripristinare gli affreschi originali ma non è stato possibile in quanto mancava una documentazione ad essi relativa. Non è mio compito esprimere giudizi e , purtroppo e me ne scuso, non sono neppure in grado di dare informazioni sull’autore e sulle scelte fatte perché , pur richieste, non mi sono state fornite.
A Sanfrè , secondo quanto mi è stato raccontato da un nostro concittadino, ci sono e c’erano anche altri piloni votivi . Ne cito alcuni :
- Quello di fronte a quello restaurato, all’inizio di Via Industria di cui non c’è più traccia
- Quello in Via Piè di Carle abbattuto durante dei lavori e mai più ripristinato (mi dicono fosse ancora in ottime condizioni).
Un pilone tuttora esistente è in regione Muntanè con la Madonna del Rosario (è però in territorio del Comune di Bra)
- Un pilone con le immagini però andate perse è per la Strada dei Martini

- Una cappella invece è in Strada Ronchi dedicata alla Madonna del Pomo

 
 Vi è poi il pilone in Via Nuova detto della Cascina della Lombarda ( che vedete in foto ) in cui è rappresentato , oltre alla Madonna del Rosario anche Sant’Antonio Abate , lo stesso santo di cui già ho raccontato e che troviamo nel quadro del Cottolengo e nell’affresco di Via Oscar Milano , Santo molto legato alla campagna e agli animali da cortile come si vede appunto nel dipinto.
Parliamo ora , più in generale, dei piloni votivi. Essi sono costruzioni realizzate per onorare , di solito, dei Santi protettori o più spesso la Madonna. Sono presenti sin dal Medioevo nella loro forma a piccola cappella, ma rappresentano la naturale evoluzione di precedenti forme di culto.
La loro origine , infatti, si può far risalire alle popolazioni liguri-celtiche e alla loro abitudine di accatastare cumuli di pietra a colonna, quelli che si possono ancora oggi incontrare in montagna . Venivano chiamate Mongioie (c’è un rifugio dopo Ponte di Nava che ha questo nome ) che deriva dal latino Mons Iovis o Monte di Giove e riporta probabilmente ad un'antica divinità celtico-ligure poi assimilata dai Romani nel loro Giove.
Il culto delle pietre sopravvisse così fino ai giorni nostri nelle tradizioni e nella cultura popolare. Il termine stesso “pilone” indica in realtà una “pila” ovvero un cumulo verticale, che si innalza dalla terra al cielo .
I piloni votivi non venivano costruiti in modo casuale. Il luogo veniva scelto in base alla funzione del pilone, che era in generale di indicare la via. Bisogna ricordare che in tempi neppur troppo remoti si viaggiava sovente a piedi, sovente per settimane, notti comprese e dormendo all'addiaccio o in rifugi, capanne o piccole cappelle.
Se si viaggiava col buio inoltrato i piloni emergevano grazie ai lumini accesi e continuavano ad adempiere alla loro funzione di indicatori del percorso da seguire.
La loro funzione di segnavia è ancor più evidente se sono edificati presso dei bivi o dei trivi, laddove, magari ancora oggi - ma asfaltata – la strada si divide in più ramificazioni. In questo caso il pilone forniva indicazione sulla meta del viandante che non rischiava di perdersi.
Il trivio in particolare (ovvero l'incrocio di tre strade – o meglio: la biforcazione di un percorso in due successive vie separate) è stato sin dall'antichità considerato luogo magico. Non a caso sovente i piloni sono dedicati alla Madonna, ovvero ad una figura di Mater che in ogni angolo del mondo ha provveduto a proteggere, guarire, aiutare il popolo che a lei si rivolge.
Beppe Canavero
 
mese di OTTOBRE 2012
DATA
ORA
LUOGO
FUNZIONE
da lunedì 1 a Venerdì 26 (esclusi sabato e domenica)
15,30
Battuti Neri
S.Rosario
Venerdì 5 (1'Venerdì del mese)
15,30
Battuti Neri
Rosario e Adorazione con Benedizione Eucaristica
Domenica 7-inizio settimana Corpi Santi -
10,30
Parrocchia
S.Messa
Domenica 14
10,30
Parrocchia
Festa Patronale dei Corpi Santi
Martedì 16
 
 
Inizio anno catechistico
Domenica 21
10,30
Parrocchia
Anniversari di Matrimonio e Giornata Missionaria Mondiale
Domenica 28
11,30
Parrocchia
S.Messa STRAORDINARIA per bambini, ragazzi e genitori
Mercoledì 31
18,00
Parrocchia
S.Messa prefestiva di tutti i Santi, ricorderemo i defunti sanfredesi dal novembre 2011
 
 
 
 
DA LUNEDI 29 OTTOBRE RITORNA LA S. MESSA FERIALE ALLE ORE 9,00
NELLA NOTTE TRA SABATO E DOMENICA 28 OTTOBRE RITORNA L'ORA SOLARE.
mese di  NOVEMBRE 2012
DATA
ORA
LUOGO
FUNZIONE
Giovedì 1 (Solennità di tutti i Santi)
10.30
Parrocchia
S.Messa
non si celebra la
15,30
Cimitero (parte vecchia)
S.Messa
S.Messa delle 18,00
Venerd' 2 (commemorazione di tutti i fedeli defunti)
9,00
Parrocchia
S.Messa
15,30
Cimitero ( parte nuova)
S.Messa
Domenica 11            (Giornata nazionale del  Ringraziamento)
10,30
Parrocchia
Calendario liturgico nazionale - S.Messa
Domenica 18
Solennità della Chiesa Locale Diocesiana
Domenica 25
 
 
Solennità di Cristo Re



 

lunedì 30 luglio 2012

L'Angelo - Giornale Parrocchiale



Curiosando  tra Arte e Religione

Sull'Angelo di Ottobre e Novembre 2010 c'era un interessante inserto che riguardava il Santuario della Madonna del Popolo , i quadri realizzati da Agostino Cottolengo fratello  del più famoso Beato Cottolengo e i Santi in essi riprodotti.
Partendo da quanto già scritto voglio aggiungere alcuni aneddoti riguardanti sia i Santi che il modo con cui l'artista li ha dipinti.
Cominciamo con San Grato.  A lui si deve , secondo la leggenda , il ritrovamento   della testa di san Giovanni Battista, rimasta nascosta in un luogo segreto del palazzo di Erode. San Grato giunto a Gerusalemme la ritrovò prodigiosamente in fondo ad un profondo pozzo. Infatti è sempre dipinto con la testa di San Giovanni Battista su di un vassoio.
Le  reliquie di San Grato furono traslate dalla chiesa paleocristiana di San Lorenzo, alla cattedrale   di Aosta, dove sono tuttora conservate.
Per ricordare la traslazione ci fu un rito che si chiamò poi “Benedizione di san Grato”: la triplice benedizione della terra, dell’acqua e delle candele, per allontanare ogni flagello dai campi, dai contadini e dal bestiame e per invocare il favore di Dio sui prossimi raccolti.
Questo spiegherebbe la scelta di rappresentare San Grato nel  dipinto mentre invece Sant'Antonio Abate fa parte dei Santi considerati protettori dalla peste a cui il Santuario è legato come voto di  ringraziamento dei Sanfredesi .

Nel quadro Sant'Antonio viene dipinto ,come di consuetudine,  con il bastone , il campanello, il simbolo del Tau (ultima lettera del'alfabeto ebraico conosciuta anche come la croce di San Francesco ad indicare  di l'essere l'ultimo e quindi simbolo di umiltà ) ma cosa più interessante con il fuoco e il maiale ( o porco selvatico ) ai piedi. Vediamo il perchè di questi due simboli :
Il Fuoco : La malattia oggi conosciuta come Herpes Zoster ma comunemente chiamata Fuoco di Sant'Antonio ( prende infatti nome da questo santo ) era un vero tormento nel medioevo e coloro che avevano a che fare con questa malattia venivano posti sotto la protezione di Sant'Antonio, in onore del racconto che vedeva il Santo addirittura recarsi all'inferno per contendere al demonio le anime dei peccatori e per le  sofferenze e tentazioni che il demonio gli procurava durante la sua ricerca di totale purificazione. Inoltre in una sua lettera diretta ai suoi discepoli scrisse : "Chiedete con cuore sincero quel grande Spirito di fuoco che io stesso ho ricevuto, ed esso vi sarà dato”.
Il Porco : Sant'Antonio  è considerato anche il protettore degli animali domestici . Il 17 gennaio tradizionalmente la Chiesa benedice gli animali e le stalle ponendoli sotto la protezione del santo. La tradizione deriva dal fatto che l'ordine degli Antoniani aveva ottenuto il permesso di allevare maiali all'interno dei centri abitati, poiché il grasso di questi animali veniva usato per ungere gli ammalati colpiti dal fuoco di Sant'Antonio.

Passiamo ora all'altro dipinto dove troviamo San Sebastiano e San Rocco altri due Santi protettori dalla peste.
San Sebastiano E' tra i santi invocati contro la peste; durante il suo martirio venne colpito da numerose frecce, ma non morì e venne curato da S. Irene . Le  ferite che rimangono sul suo corpo  sono paragonate ai segni (bubboni) della peste,  perciò anche il popolo, rivolgendosi a lui spera di salvarsi dallo stesso male. Ma c’è un altro legame tra le frecce e la peste: l’ira divina è come le frecce scagliate da un arco e, nel medioevo, il diffondersi della peste fu visto come lo scatenarsi dell’ira di Dio.
San Rocco È il santo più invocato, dal Medioevo in poi, come protettore dal terribile flagello della peste. Durante il  ritorno da Roma a Montpellier dov'era nato, si ferma a Piacenza durante un'epidemia di peste  ma mentre assisteva gli ammalati, probabilmente nell'Ospedale di Santa Maria di Betlemme, venne contagiato . Il Santo si rifugia in una grotta fuori città vicino al fiume Trebbia e qui , quotidianamente, si racconta che un cane gli portasse del pane . E infatti vediamo un cane con in bocca del pane raffigurato nel quadro del Cottolengo.  Inoltre vediamo pure che con la mano destra il santo indica la propria coscia dove c'è il segno lasciato dalla peste da cui è guarito. E'  l'elemento distintivo per eccellenza dei dipinti in cui viene raffigurato San Rocco insieme alla mantellina tipica che da lui prende il nome ( Sanrocchina) , del bastone e del cappello a larghe tese. Per i suoi carismi di guarigione e di carità verso i malati ed i bisognosi sono numerose le Confraternite nate dal Medioevo a lui dedicate.

Quali altri legami ha Sanfrè con questi santi ?

La risposta la troviamo nell'affresco che potete  vedere qui rappresentato e che si trova in Via Oscar Milano :

L'affresco reca in alto un'iscrizione, non completamente leggibile ,  dove però è chiara la parola PESTE.  La Madonna è raffigurata con nelle  mani delle sue immagini e ai suoi lati sono dipinti due dei Santi di cui abbiamo parlato : Sant'Antonio Abate e San Sebastiano.
Ai piedi della Vergine troviamo il Castello, la Parrocchia, Sant'Agostino ( i Battuti Bianchi) e il Santuario della Madonna del Popolo il che testimonia che l'affresco è stato dipinto dopo la realizzazione del Santuario. C'è da chiedersi se questo affresco ha ispirato i quadri del

Cottolengo, di certo esiste tra di essi un legame .

Beppe Canavero


RESTAURO ORGANO
Continuano le offerte per coprire le spese sostenute per il restauro
dell'Organo della Parrocchia. Grazie e speriamo che continuino perchè
la spesa sotenuta è stata notevole.


34° Pellegrinaggio a piedi: MACERATA – LORETO


Il Pellegrinaggio a piedi da Macerata a Loreto nasce nel 1978, anno dell'elezione di Giovanni Paolo II

Nel 1978 parteciparono poco più di trecento persone, negli anni successivi si assiste ad un eccezionale aumento fino a superare 70.000 partecipanti nelle ultime edizioni.

Metà circa dei pellegrini proviene dalle Marche, i restanti raggiungono Macerata da tutta Italia e, ormai, anche da varie parti d'Europa (Belgio, ex Iugoslavia, Albania, Svizzera, Germania, ecc.): gruppi, associazioni e movimenti ecclesiali partecipano in modo cordiale e fattivo, offrendo una grande testimonianza di unità e comunione. Molti sono anche i volontari che contribuiscono all'organizzazione, tutt'altro che semplice ed articolata in vari servizi: d'ordine, tecnico, sanitario, di assistenza mobile, ecc.

Il percorso riprende un cammino Mariano di antichissima tradizione, si prolunga per ca. 28 Km ed è guidato attraverso un sistema di comunicazione radio.

Raduno nello stadio di Macerata nella serata del sabato, alle 20,30 celebrazione della santa Messa officiata da S.E. Card. Mauro Piacenza. Al termine ca. ore 22,00 consegna della Croce da parte del card. Piacenza: “ Ora affido a Voi, cari giovani, la Croce che vi farà da guida nel vostro pellegrinaggio al Santuario di Loreto.

Il cammino si articola in quattro parti:

prima parte dallo stadio e Villa Potenza a Sambucheto: recita dei Misteri della gioia e dei Misteri della luce; benedizione eucaristica

seconda parte da Sambucheto a San Firmano: recita dei Misteri del dolore; benedizione con la Croce;

terza parte da San Firmano a Chiarino: recita dei Misteri della gloria; fiaccolata; benedizione dell'acqua lustrale e rinnovo delle promesse battesimali; ristoro;

quarta parte da Chiarino a Loreto: recita dell'Angelus; scambio della pace; arrivo a Loreto verso le ore 6 di domenica.

Dopo il suggestivo arrivo alla piazza della Basilica di Loreto, accolti da tanti amici, i pellegrini recitano l'Atto di Consacrazione alla Madonna e ricevono la benedizione con l'acqua lustrale.

Quindi visita alla casa di Maria, che si dice venne traslata dagli Angeli da Nazareth e, dopo varie soste, definitivamente posizionata di traverso all'unica strada, all'epoca esistente, senza fondamenta e con un instabile equilibrio!

 Dopo la visita alla stupenda Basilica, alle ore 8 viaggio di ritorno.

Esperienza importante e formativa in un'atmosfera coinvolgente e tanto tempo per...meditare.

Per chi fosse interessato, il prossimo appuntamento è già stato fissato: 9 GIUGNO 2013.

Mario Marengo

CELEBRAZIONI RELIGIOSE
mese di  Agosto 2012
DATA
ORA
LUOGO
FUNZIONE
lunedi 13 -  martedi 14
17,30
Battuti Bianchi
S.Rosario
18,00
S.Messa
mercoledi 15
10,30
Battuti Bianchi
S.Messa dell'Assunta
18,00
Parrocchia
S-Messa
martedi 28                S.Agostino
18,00
Battuti Bianchi
S.Messa










 A Settembre novena alla Madonna del Popolo
 
mese di  Settembre   2012
DATA
ORA
LUOGO
FUNZIONE
Sabato 1  - inizio Novena -
17,30
Madonna del Popolo
S.Rosario
18,00
S.Messa
Domenica 2
18,00
Madonna del Popolo
S.Messa
Da Lunedi 3 a venerdì 7
20,30
Madonna del Popolo
S.Rosario
21,00
S.Messa
Venerdì 7
15,00
Madonna del Popolo
S.Rosario con Benedizione degli anziani e infermi
Sabato 8
20,00
Madonna del Popolo
S.Rosario
20,30
S.Messa seguirà trasporto statua in parrocchia con fiaccolata
Domenica 9
10,15
Parrocchia
Processione dalla parrocchia al Santuario della Madonna del Popolo
10,45
Madonna del Popolo
S.Messa
17,00
Madonna del Popolo
Benedizione dei bambini
18,00
Madonna del Popolo
S.Messa
Domenica 16  - Festività dell'Addolorata -
11,30
Cappella Fraz.Martini
S.Messa